L’esterno dell’Atalanta Leonardo Spinazzola ha parlato del presente e del suo futuro, oltre a tanti altri temi. Queste le sue parole riportate da calciomercato.com: “L’Atalanta in Europa? Strano, vero? Solo un folle l’avrebbe pensato in estate. Siamo stati bravi a crederci in gennaio quando altre squadre hanno mollato. Abbiamo capito che si poteva puntare a qualcosa di importante e sono arrivati i risultati. L’andata con il Napoli è stata la svolta. E il ritorno al San Paolo quando si è visto che potevamo giocarcela con tutti. Due vittorie fondamentali“.
L’AUTOGOL – “L’Autogol alla Juve? Cose che capitano, non avevo neanche visto il pallone. Ma ero tranquillo, anche se dopo aver segnato, diciamo così, ho cominciato a sentire i ronzii nella testa“.
BUFFON UN IDOLO – “Certo, è il mio mito. Un campione grande e umile. Compagni di squadra? Ci può stare: se non si stanca, va avanti fino ai 50…”.
NON SONO PRONTO – “Non ho mai pensato di essere pronto per il salto in prima squadra alla Juve. Ero immaturo 2 anni fa alla prima esperienza con l’Atalanta, figuriamoci a 17 a Torino. Se la Juve chiamasse subito? Non credo di essere pronto, il tempo deciderà”
ZAMBROTTA MODELLO – “Se guardo i video di Zambrotta? Certo, è il mio modello, uno dei più forti difensori italiani. E poi ho fatto la sua identica evoluzione tattica, da ala a terzino. Da lui ho imparato i movimenti della fase offensiva, la posizione del corpo quando difendi“.
DA ALA A TERZINO – “Fu Bisoli a cambiarmi ruolo, la svolta della mia carriera. Ora arrivando da dietro ho più campo, più giocate e posso dare meno punti di riferimento. Da esterno dovevo giocare più sul corto, tentare il dribbling stretto che non è la mia specialità“.