L’allenatore della Sampdoria Marco Giampaolo ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Tuttosport toccando e analizzando vari argomenti. Di seguito le sue parole: “La Samp, con Osti, è stata la prima a chiamarmi a due-tre giornate dalla fine: se va via Montella…”
SU INTERESSE DEL MILAN – “In estate ho fatto qualche viaggio di troppo. Non mi sono goduto l’estate, di solito in quel mese metto la ciabatta e me ne sto al mare. Invece ogni tre giorni prendevo l’auto. Nessun rimpianto, in estate si fanno tante chiacchiere. La Sampdoria è una bella società, squadra e tifoseria, un privilegio allenarla. Ho trovato disponibilità verso il mio lavoro“.
SU PATRIK SCHICK – “Quando è arrivato era ancora un giovane calciatore, ora ha acquisito la struttura del calciatore serio. Si vedeva che era bravo tecnicamente, pur se in imodo ludico, fine a se stesso. Ha fatto miglioramenti straordinari. Vale una big? I numeri parlano per lui, 10 gol. E buona presenza. l suo obiettivo ora è dare continuità. I giovani stranieri sono recettivi: capacità di adattamento migliore di noi italiani all’estero e un ottimo livello di attenzione, guardano e imparano“.
SU LUIS MURIEL – “Quando sono arrivato me l’avevano dipinto come uno anarchico, indolente. Grandi qualità e poco spirito di sacrificio. Ora posso dire che è tutto il contrario, anche in questa fase sta lavorando per rientrare“.
SU MASSIMO FERRERO – “Con Ferrero abbiamo un ottimo rapporto. All’esterno è una cosa, a tu per tu è un’altra. E’ molto intelligente, si è appassionato di calcio pur non capendone, e lo dice. Viene dal cinema, il suo vissuto gli fa capire uomini e psicologie, gli bastano 5 minuti per comoprendere l’interlocutore, è una grande qualità. Non ci confrontiamo sui contenuti tecnici, ci sono altre figure per questo. Lui parla di azienda, che deve andare avanti in un certo modo. E ha l’idea di come fare le cose per bene“.