Da ex Napoli ha parlato Blerim Dzemaili, il centrocampista del Bologna ha parlato del suo passato e della scelta di Higuain. Ecco di seguito quanto evidenziato da Calciomercato.it nelle dichiarazioni dello svizzero rilasciate al portale Zwolf.
Ha esordito: “Bisogna averne esperienza per capire come funzioni il calcio a Napoli. I napoletani vivono solo per la squadra. Durante una gara come quella contro il Real, non avreste visto una sola macchina in strada. Erano tutti allo stadio o davanti al televisore”.
Sulla città: “E’ esagerato dire che non si può uscire di casa. Sai che farai più foto con i tifosi ma se non ti piace, non firmi. Forse una stella come Cavani aveva più difficoltà ma io uscivo per una passeggiata o un caffé tutte le volte che volevo. Problemi? Ti dicono cosa evitare, come ad esempio girare con un Rolex, dal momento che c’è gente che non ha un lavoro o soldi”.
Su Higuain: “E’ un grande giocatore e vuole vincere. Lo capisco, guardando la cosa dalla sua prospettiva. Il Napoli non è riuscito ad agguantare la Juventus e, a 29 anni, ha deciso così. Una scelta delicata, è un po’ come andare al Dortmund dallo Schalke 04. Credo l’avrebbe fatto il 95% dei calciatori, compreso me. La Juve è una delle più forti d’Europa. Se ti vuole, non devi esitare. Anche un tifoso probabilmente farebbe la stessa scelta, dovrebbe provare a immedesimarsi”.
Le polemiche passate tra te e Inler? “Inizialmente ho avuto qualche problema, poi sono andato avanti. A un certo punto però giocavamo titolari io e Behrami, con Inler in panchina. Il suo procuratore disse che Gokhan non era felice di giocare con noi. Lo conoscevo da dieci anni e rimasi deluso. Col tempo però abbiamo messo da parte l’episodio”.
Sulla carriera: “Dopo un grave infortunio ho continuato. Questo mi rende fiero. Ho firmato con club come Napoli e Galatasaray, giocando la Champions League. Non posso lamentarmi”.
Domanda di chiusura su una preferenza: “Miglior compagno? Marek Hamsik. E’ unico e fa la differenza. Difficile che sbagli un passaggio e per me è un esempio. Viene prima di Higuain e Cavani, l’ho sempre detto. Mi piacerebbe giocare come lui e, ora al Bologna, ho un ruolo del genere nel mio piccolo”.