Perchè l’Inter vuole cosi fortemente Edin Dzeko, ossia un giocatore che va contro i principi sempre sostenuti da Suning, ossia puntare su giocatori giovani o che stanno per entrare nel pieno della loro maturità calcistica? Dzeko ha 33 anni, parecchi anni di carriera e di gol alle spalle ed un costo di 20 milioni di euro (almeno questa è la richiesta della Roma) nonostante il contratto in scadenza, mentre l’Inter non vorrebbe superare i 15 di offerta anche se il neo tecnico dei nerazzurri, Antonio Conte, sta spingendo per il bosniaco. Il motivo? Il tecnico salentino lo voleva già al Chelsea, perchè Dzeko è il centravanti ideale per il suo gioco e per l’Inter che verrà.
Una panoramica generale sul gigante bosniaco
Partiamo dal fisico: Dzeko è un attaccante possente (193 cm per 80 kg), molto forte fisicamente ed in grado di far salire la squadra. La sua tecnica di base lo aiuta molto nel gestire e smistare i palloni, ed una volta sommata al suo fisico, fa di lui una vera e proprio boa offensiva in grado di far rifiatare i compagni. Inoltre Dzeko è in grado di giocare molto la palla sulla corsa dei compagni, oltre che un ottimo dribblatore e finalizzatore dalla distanza (soluzione optabile contro le squadre che si chiusono neli ultimi metri).
Il bosniaco è sempre stato anche un ottimo finalizzatore, basti vedere i suoi numeri con Wolfsburg, Manchester City e Roma: con i tedeschi ha realizzato 66 reti in 111 presenze, con gli inglesi 50 in 130 partite e con i giallorossi ha messo a referto 62 reti in 137 partite. I suoi difetti sono la contribuzione alla fase difensiva e il non gettarsi spesso a lottare nei contrasti, anche in zona, offensiva: in sostanza una “poca” cattiveria agonistica che è stato spesso sinonimo delle sue stagioni più difficili anche dal punto di vista realizzativo.
Dzeko, croce e delizia: l’analisi delle sue statistiche in dettaglio del 2018/2019
Andando ad analizzare nel dettaglio la sua ultima stagione si nota come Dzeko in media abbia 2.2 palle perse a partita e 1.5 contrasti subiti, cosa che sicuramente inficia nel suo rendimento. Il bosniaco però sopprime a questi difetti con 6.8 duelli aerei effettuati a partita, di cui ben 4 vinti e solo 2.8 persi (fondamentali per far salire la squadra o per lanciare un compagno in corsa). La media dribbling è ottima, con 1.1 di tentativi su 2.1 totali riusciti a partita. Per quanto concerne il suo numero di tiri a partita, Dzeko si assesta a 4 tiri totali in media effettuati a match, di cui 1.1 da fuori area, 0.2 dall’area piccola e 2.7 nell’area di rigore ma la media realizzattiva, almeno nell’ultimo anno, è parecchia bassa: solo lo 0.3 dei tiri effettuati si è tramutato in gol, di cui il 0.2 da dentro l’area di rigore, che sono valsi a Dzeko 12 reti in 32 partite di Serie A.
Dzeko il meglio di sè lo dà però nella gestione della manovra offensiva, con 21.4 passaggi completati a partita, di cui 1.4 a lunga gittata e solo lo 0.5 di passaggi lunghi effettuati sbagliati. Per quanto concerne il tocco corto la sua percentuale di successo è di 13.8 passaggi a partita, mentre l’errore è di 5.8. Riguardo ai passaggi chiave, Dzeko ne serve in media 1.4 a partita mentre per quanto riguarda gli assist che hanno mandato in gol i compagni di squadra sono 0.2 a partita (ossia 1 ogni 5 match all’incirca).
Bilancio finale
Conte, in sintesi, vuole Dzeko per la sua grande abilità nel ripulire i palloni, nel far risalire la squadra e di sapere fare la boa nella zona offensiva della squadra. Viene apprezzata anche molto dal tecnico salentino la sua abilità nel duettare spesso con i compagni, di saper creare molti spazi per gli inserimenti degli esterni o dei centrocampi e la sua visione di gioco, in grado di permettergli di effettuare una buona quantità di passaggi chiave e assist nel corso della stagione. Senza dimenticare la vena realizzativa di Dzeko che, nonostante qualche stagione sottotono, è indiscutibile.
Pensate sia l’attaccante giusto per l’Inter? Lo vedete come titolare o come un’ottima riserva?